LA FESTA DEI POPOLI A ORVIETO
Oltre 400 persone, provenienti da 17 Paesi del Mondo, si sono riunite sabato 5 ottobre presso la sede di Orvieto, in loc. Ponte del Sole, della Caritas diocesana di Orvieto-Todi per la Festa dei Popoli. Dopo il successo che la Festa dei Popoli ha avuto lo scorso sabato presso la Sede di Todi, anche a Orvieto la Caritas diocesana, in collaborazione con l’Ufficio Migrantes della Diocesi e con il patrocinio del Comune di Orvieto, ha voluto coinvolgere i diversi popoli presenti nel territorio orvietano perché potessero conoscersi, farsi conoscere e offrire a tutti i presenti la ricchezza della propria terra che, per motivi diversi, hanno dovuto lasciare. Un pomeriggio di grande festa, ricco di profumi, colori, sapori e suoni che hanno permesso a tutti i partecipanti di muoversi in Europa partendo dall’Italia fino ad arrivare in Albania, Macedonia, Moldavia, Romania, Spagna e Ucraina, per spostarsi poi in Africa verso il Burkina Faso, l’Egitto, l’Eritrea, il Marocco, la Nigeria e la Tunisia, poi in Asia per visitare il Bangladesh e il Pakistan e arrivare fino in America, nella terra del Perù e del Nicaragua. Quello di sabato è stato un pomeriggio ricco di musica e danze: ciascun popolo ha proposto un ballo, un canto o una poesia tradizionale del suo Paese; grandi e colorati girotondi hanno avvolto la sede della Caritas diocesana, testimoniando la bellezza della diversità, della pace, dell’armonia e della fraternità, sempre possibile. La serata è continuata poi con il saluto dell’assessore alle Politiche e Servizi Sociali del Comune di Orvieto dott.ssa Alda Coppola che, portando i saluti dell’Amministrazione, ha sottolineato la bellezza della collaborazione tra istituzioni per il raggiungimento degli stessi fini e i saluti della Caritas diocesana e dell’Ufficio Migrantes che hanno ringraziato tutti i partecipanti per il protagonismo attivo, il disinteresse e l’impegno avuto perché sabato tutti potessero sentirsi a casa, orgogliosi delle loro origini e felici per aver “spostato la loro dimora” verso una nuova terra che è comunque casa. Il grazie della Caritas diocesana e dell’Ufficio Migrantes va quindi ai numerosi popoli intervenuti, alle Caritas parrocchiali e a tutti i volontari che in diversi modi sono stati il motore di questa festa, mettendosi a servizio con amore e gratuità, alla Casa Vincenziana con i Centri di Villanova di Orvieto e Civitella dei Conti di San Venanzo per la collaborazione e il coinvolgimento dei tanti ragazzi da loro accolti, al Comune di Orvieto per il patrocinio e la presenza, agli scout di Orvieto per la preziosa collaborazione e l’intrattenimento di tutti i bambini presenti alla festa di sabato, alle pro loco di Castel Viscardo e Castel Giorgio per il sostegno logistico e a Gabriele Anselmi che, come a Todi, in modo insostituibile ha saputo “dirigere” la festa dei popoli. La speranza custodita da tanti migranti e rifugiati che negli anni sono arrivati anche nel territorio orvietano ci insegna a sperare anche nei cammini delle nostre vite e, come ha sottolineato Papa Francesco nel suo messaggio per la 110° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, “i loro viaggi di speranza ci
ricordano che «la nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore
Gesù Cristo» (Fil 3,20)”.